AIPD Prato

ASSOCIAZIONE ITALIANA PERSONE DOWN

L’Associazione Italiana Persone Down nasce a Roma  nel 1979 e ad oggi conta 48 sezioni in tutta Italia.  

Dal 05 aprile 2014 si è costituita anche a Prato una sezione dell’AIPD che nell’ambito delle proprie funzioni, si pone obiettivi a breve e a lungo termine fra i quali  

  • Informazione e sostegno alle famiglie per la condivisione delle problematiche afferenti alla sindrome
  • Consulenza per la tutela dei diritti delle persone con sindrome di Down
  • Attività ludiche ed educative per bambini, ragazzi e adulti, per rafforzare le competenze personali, acquisire una maggiore autonomia delle funzioni sociali
  • Sostegno per l’inserimento scolastico e sociale a tutti i livelli
  • Inserimenti lavorativi presso aziende affiancati da tutor qualificati
  • Sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle reali capacità delle persone con sindrome di Down e divulgazione delle conoscenze sulla sindrome

 Sul sito dell’ AIPD nazionale potrete trovare informazioni utili e aggiornate su:  

Diritti e Agevolazioni

Scuola

Autonomia

Lavoro

Aspetti Medici

Linee Guida

  • Aiutare a capire che cosa è successo. A volte l’immaginario è peggiore della realtà. Esistono ancora problemi nel modo con cui i medici comunicano la diagnosi di Sindrome di Down ai genitori dopo la nascita e spesso non aiutano a capire chi è quel bambino diverso da quello atteso, ma solo chi non è.
  • Riconoscere il bambino aldilà dell’handicap e rispettarlo nella sua globalità. Ci può essere il rischio di leggere ogni comportamento e ogni difficoltà solo in chiave Down e di non riuscire a conoscere davvero quel bambino che si ha davanti.
  • Imparare ad osservare la sua crescita, avere fiducia nel bambino e potenziare le sue capacità. In tal senso diamo molta importanza allo sviluppo dell’autonomia dove le persone con sindrome di Down hanno la possibilità di raggiungere ottimi livelli. Chiediamo in genere ai genitori di assumere un ruolo da genitori attenti e protagonisti e non da terapisti o insegnanti offrendo al loro figlio stimoli adeguati, né troppi, né pochi.
  • Orientarsi nelle varie proposte. Soprattutto nei primi anni i genitori sono confusi tra le varie voci che sentono di centri e terapie e hanno bisogno di informazioni adeguate.
  • Promuovere controlli di salute. Sappiamo che i bambini con sindrome di Down hanno maggiori rischi di salute rispetto ad altri bambini ed un’opportuna prassi di medicina preventiva può impedire il sovrapporsi di handicap aggiuntivi.
  • Conoscere ed utilizzare le strutture pubbliche. Il diritto alla salute, all’istruzione, all’assistenza, al lavoro deve trovare risposta nelle strutture pubbliche e bisogna aiutare le famiglie ad utilizzare correttamente i servizi.
  • Conoscere e far valere i propri diritti. Rendere le famiglie capaci di conoscere le leggi e le procedure per rendere i propri diritti esigibili vuol dire anche rendere i genitori più capaci di agire e interagire con le istituzioni.
  • Stimolare l’inserimento scolastico, lavorativo e sociale sostenendo il principio dell’inclusione.
  • Sostenere i momenti di crisi. Esistono momenti comuni (la nascita, l’inizio della scuola, la fine della scuola dell’obbligo, etc.) e individuali in cui è utile attivare specifici interventi anche utilizzando il supporto reciproco tra genitori.
  • Riconoscere la diversità di ogni storia. Rispettare e sostenere i bisogni di assistenza delle persone in condizione di maggiore gravità, individuando risposte adeguate e promuovendo la qualità della loro vita.
  • Promuovere il protagonismo e l’autonomia delle persone con sindrome di Down e delle loro famiglie. La scelta del tipo di servizi, le modalità di fruizione di essi riconoscono e promuovono in figli e genitori un ruolo attivo e non di semplici fruitori.
  • Accompagnare il divenire adulti delle persone con sindrome di Down. Di fronte all’aumento della popolazione adulta è necessario individuare e dar spazio all’esprimersi di nuovi bisogni e stimolare la realizzazione di risposte adeguate a questi sul piano dei diritti e dei servizi.
  • E’ necessario promuovere la solidarietà verso ogni situazione di diversità e al tempo stesso permettere a tutti di crescere nella reciprocità.
  • Sostenere lo studio e la ricerca. Essere un artista che vorrebbe presentare se stesso ed il suo lavoro oppure sei una azienda con una attività da descrivere.